Autobiografie e culture d’infanzia

Autori

  • Egle Becchi Università di Pavia

DOI:

https://doi.org/10.5944/hme.2.2015.13224

Parole chiave:

Cultura dell’infanzia, Autobiografia, Controllo, Modello

Abstract

Nel saggio vengono discussi tre temi, con esempi che vi si riferiscono. Il primo tema è quello della cultura soggettiva dei bambini, i loro liberi discorsi sui loro sentimenti e pensieri. Il secondo concerne interpretazioni dell’autobiografia e di diari infantili (Misch, Bernfeld, Egodocuments, Lejeune). Il terzo si riferisce al controllo dei genitori sui diari dei figli e sui loro modelli morali. Quattro esempi illustrano questi temi. Il primo è il caso clinico freudiano del «piccolo Hans», dove un bambino di quattro anni parla delle sue paure, dei suoi pensieri, sogni, desideri e chiede al padre di scrivere quanto dice. Il secondo è un diario scritto da un ragazzino olandese, vissuto alla fine del Settecento, cui i genitori avevano raccomandato di raccontare i suoi sentimenti e le sue condotte morali. Il terzo tratta di un ragazzino vissuto a Berlino alla metà dell’Ottocento, che in un diario annotava le sue azioni, le sue emozioni, i suoi ricordi, i suoi errori. Il ragazzino era riluttante a scrivere il diario e, dopo esser stato sgridato dal padre, arresta la sua scrittura. Nella quarta parte analizzati dei journaux d’enfant di bambine e preadolescenti francesi dell’Ottocento, raccolti da Lejeune, che discute dei modelli e del controllo dei genitori. Un’analisi complementare di journaux di ragazzine della fine del Novecento evidenzia l’assenza di controllo e di modelli. L’autrice conclude suggerendo di dare libertà ai bambini quando scrivono dei loro sentimenti e pensieri.

Downloads

##submission.downloads##

Pubblicato

2015-07-04

Come citare

Becchi, E. (2015). Autobiografie e culture d’infanzia. Historia y Memoria de la Educación, (2), 293–320. https://doi.org/10.5944/hme.2.2015.13224

Articoli simili

1 2 3 4 > >> 

Puoi anche Iniziare una ricerca avanzata di similarità per questo articolo.