Le principali ricostruzioni del testo dell’edictum de mancipiis vendundis
DOI:
https://doi.org/10.5944/rduned.28.2021.32852Palabras clave:
commentari ad edictum aedilium curulium, edictum de mancipiis vendundis, Rudorff, Lenel, ImpallomeniResumen
"L’edictum de mancipiis vendundis", emanato dalla magistratura curule in tema di garanzia per vizi nelle compravendite di schiavi, non ci è pervenuto in via diretta; pertanto, lo studioso della materia della compravendita di schiavi, merx tra le più compravendute nel fiorente commercio romano della Roma preclassica e classica, si trova a doversi misurare con una complicata attività esegetica di ricostruzione del testo. Ancora oggi, risultano indispensabili a tale fine i lavori di epoca ottocentesca di Rudorff e Lenel (i primi a proporre una ricostruzione dell’editto fondata su un metodo sistematico), cui si affianca altresì l’opera, più moderna, di Impallomeni, che restituiscono il testo dell’editto attraverso l’interpretazione di alcuni frammenti dei "commentari ad edictum aedilium curulium" dei giuristi classici; tuttavia i testi spesso non coincidono, risultando anche sensibilmente differenti tra loro nei contenuti. Il presente articolo si propone pertanto l’obiettivo di operare un confronto generale e sistemico tra le principali ricostruzioni del testo dell’"edictum de mancipiis vendundis", attraverso lo strumento grafico della tabella, che riteniamo possa costituire un valido ausilio nell’esegesi delle singole rubriche edittali.
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